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Archive for the ‘Chi sono’ Category

Chi sono

Nato a Napoli nel 1986, vivo da sempre ad Ancona. Laureato in Scienze giuridiche presso l’Università  di Macerata, sono appassionato di criminologia ed amante della cultura e della lingua giapponese. Dal 2011 scrivo per diverse testate locali come giornalista freelance.

Perché questo blog?

Da un po’ di tempo ho cominciato ad avvertire l’esigenza di discostarmi dai toni più o meno violenti e perentori usati frequentemente in ambito giornalistico e divenuti prodotti tipici del panorama dell’informazione odierna. A tutti gli effetti, una moda mai tramontata a cui mi duole ammettere di essermi appecoronato senza troppe scusanti in passato.

Ma l’esperienza, per fortuna, mi ha condotto com’è giusto che sia ad una maggiore consapevolezza di ciò che andavo facendo. Di qui la decisione di congedarmi dal ruolo di opinionista “da internet café” per giocare a un altro gioco, più istruttivo, più sociale, più edificante. Il mio blog nasce in virtù di uno scopo preciso: non informare sui fatti, né tanto meno dare opinioni su quei fatti, bensì una volta tanto fare informazione sull’informazione stessa, producendo analisi sulle forme anziché sui contenuti e mantenendosi a distanza di sicurezza da questo o quel punto di vista.

Guida alle categorie

Nel «Diario giornalistico» condividerò coi lettori e coi curiosi aneddoti e peripezie dell’avventura di essere un giornalista dilettante. Gioie, angosce e scoperte raccontate da chi le vive in prima persona.

Nella categoria «Lettere aperte» renderò pubblica quella parte della mia corrispondenza in uscita indirizzata a personaggi “famosi” e ad oggetto temi di interesse generale legati al mondo del giornalismo e della comunicazione. Pubblicherò, inoltre, eventuali repliche da parte dei destinatari delle mie e-mail.

Alla voce «Media» collezionerò video, file audio, immagini e quant’altro di affine, sempre analizzandone la forma più che il contenuto, alla ricerca di imprecisioni, ambiguità, o anche punti di pregio.

Nella «Rassegna stramba» inserirò strada facendo articoli di giornale, servizi televisivi, interventi sui blog, e tutto il materiale che, capitatomi sotto agli occhi, mi sembrerà attinente. L’obiettivo sarà quello di commentarli, non tanto riguardo al contenuto quanto più che altro alla forma, al fine di evidenziare quelle che sono le fallacie logiche e i cosiddetti “bias” psicologici ricorrenti nei mezzi di comunicazione e informazione italiani.